giovedì 25 aprile 2013

tristezza del glauco jonio sconsolatamente  muto il cielo terissimo e i parti  estesi e verdeggianti  ma gia indovati  da strutture urbane  il tutto e i particolari a ben interrogarli  suscitano  profondamente  nelle viscere  le stesse  vibrari a ben interrogarli suscitano  profondamente  nelle  viscere le stesse vibrazioni  lo stesso pacato  dolce dolente rimpianto  del passato

questa e la locride  la gente  che  vi abita ha lo stesso viso la stessa voce delle piante aduste dal sole ha i battiti intensi e improvvisi dei temporali  che scendono dall aspromonte  brevi  e inttesi e odorosi di terriccio umido ha negli occhi ora il crepitare delle foglie croscianti  sotto il piede nel sottobosco ora  i riflessi  rari del jonio dirimpettaio  ora le notti cupe della  tempesta e della distruzione e la gente e greca a s. luca in qul  di bianco e nel bacino del torbido e greca turca  ed ebrea a gerace a roccella e grotteria a benestare e a plati e fresca  di sangue  nelle marine di locri di siderno forse dai dai secoli  di fame di schiavitù e qul che più conta dalla misconoscenza di sè e delle sue richezze
si direbbe che la locride e materiata più dai ricordi che da una fattiva presenza dei suoi  abitanti situazione paradossale più vera  per secoli passati  che oggi  in cui le nuove leve hanno avviato una ripresa di coscienza e quindi una  rinasciata in questo  senso la presente  ricerca trova la sua principale  giustificazione e il movente  e si propone di elucidarela componente  naturalistca  che nella locride e prevalente basta  che si avvii un primo  contatto con le sue belezze affinche si  intuisca  pienamente l' entità del suo patrimonio  per la sua comprensione non e necessaria una visione d' insieme difettando essa di un adeguato  punto di osservazione per  altro solo un viaggio in aereo renderebbe cio possibile  in tal caso si coglerebbe  lo spettacolo di una terra di forma  trapezoidale delimitata da riliervi continui sui tre lati minori sul altro del mare  e si noterebbe  al  centro della falsa pinura che la forma un sistemma prelitoraneo  di colli  che si allivella con lo spartiacque cerso sud preso il bonamico su tutto spiccherebbe   la frantumazione territoriale ad opera della  fittarete fuviale  e i grandi segni della degradazione geologica nelle notevoli superfici  nude pietrificate  ma a noi interessa soprattutto l' immagine immediata che si coglie ogni giorno  visitando  i luoghi o vivendo a contatto  con essi e l' immagine di questa  terra che ognuno  porta con se a seconda della via seguita nell attraversarla  di zona in zona  piu suggestiva  per le emozioni che suggerisce e la via che da gioia tauro  porta a locri  sulla quale sono tarinova  cittanova  gerace la prima citta  del comprensorio  che ti riceve quella che prima torna alla  mente riandando  poi nei  ricorsi  questo viaggio  gerace la vecchia  signora  malinconica che  siede  come un fortilizio sullasa  amba e si accentra la veduta panoramica di un vasto orizzonte ben riconoscibile  fra il pullulare  di giogaie  essa dominainfatti  i terrazi litoranei  buon tratto di  costa e il mare antistante  tale con